Matteo Formenti, bagnino trovato morto dopo la tragedia del bambino annegato in piscina: choc nel Bresciano

Il dramma del piccolo Michael si trasforma in una tragedia doppia: il bagnino Matteo Formenti si toglie la vita prima di ricevere l’avviso di garanzia.

Un’intera comunità sotto shock, due vite spezzate a pochi giorni di distanza e una provincia che si interroga sul peso del dolore e del giudizio. Matteo Formenti, bagnino 37enne originario di Chiari, è stato trovato morto in una zona boschiva nei pressi di Cologne, nel Bresciano, dopo essere scomparso da casa lunedì mattina.

Un gesto estremo che arriva poche ore prima della notifica dell’iscrizione nel registro degli indagati, da parte della Procura di Brescia, per omicidio colposo: ipotesi legata alla morte del piccolo Michael, 4 anni, annegato venerdì scorso nella piscina del parco acquatico Tintarella di Luna di Castrezzato.


🕯️ Un bambino morto in piscina, poi il silenzio del bagnino

Il piccolo Michael era stato trovato incosciente in acqua in una zona della piscina dove non toccava. Nonostante i disperati tentativi di rianimarlo e il ricovero presso l’ospedale Giovanni XXIII di Bergamo, è deceduto due giorni dopo. Come da prassi, la Procura aveva sequestrato i telefoni dei bagnini in servizio per verificare se, al momento dell’incidente, stessero vigilando o fossero distratti dall’uso del cellulare.


📵 Matteo Formenti scompare il giorno della notifica dell’indagine

Matteo Formenti, residente a Chiari, figlio unico, lavorava sia come bagnino che nel settore della ristorazione. Sabato aveva cambiato SIM dopo il sequestro del cellulare, ma da lunedì ha interrotto ogni contatto con amici e familiari. Gli appelli si sono moltiplicati sui social: “Non sei Dio, non colpevolizzarti. Torna, la tua famiglia ti aspetta”, scriveva Andrea Salvi, medico e consigliere comunale.

Martedì mattina la tragica scoperta: due runner hanno trovato il corpo di Matteo in un’area boschiva del Monte Orfano, tra Cologne ed Erbusco, non lontano dalla sua auto. Accanto al cadavere c’erano il suo zaino e gli effetti personali. L’autopsia, disposta dal PM Lisa Saccaro, chiarirà le cause esatte del decesso.


💬 “Un ragazzo riflessivo, non reggeva il peso del giudizio”

Chi conosceva Formenti lo descrive come una persona taciturna, seria, profondamente scossa dall’incidente. Non aveva ancora ricevuto ufficialmente l’avviso di garanzia, ma lo temeva. E secondo molti, non ha retto il peso della colpa presunta e del giudizio sociale che già circolava online e nei media.

Il sindaco di Chiari, Gabriele Zotti, ha parlato apertamente di una “settimana nera” per il paese, con tre suicidi nel giro di pochi giorni: “Prima di giudicare, serve il silenzio e la preghiera. I social possono essere feroci. Invito a un momento di riflessione collettiva.”


🕊️ Due comunità sconvolte: Chiari e Castrezzato piangono

Da una parte, la famiglia del piccolo Michael, devastata per la perdita inspiegabile di un bambino pieno di vita. Dall’altra, quella di Matteo Formenti, che piange un figlio travolto da una responsabilità ancora tutta da chiarire. In mezzo, una cittadinanza intera che si interroga su cosa si poteva fare per evitare questa doppia tragedia.

Il parco acquatico Tintarella di Luna, teatro dell’incidente, è ora al centro delle indagini per verificare eventuali mancanze nei protocolli di sicurezza e vigilanza.

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