Le risorse disponibili per il credito d’imposta Transizione 4.0 relative agli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2025 risultano, al momento, esaurite. Ma è davvero così? E quali sono le conseguenze per le imprese che intendono ancora usufruire dell’agevolazione?
Vediamo cosa sta succedendo e quali azioni intraprendere per non perdere il beneficio.
Perché risultano esauriti i fondi 4.0?
Il motivo dell’attuale indisponibilità dei fondi 4.0 non è un esaurimento definitivo, ma una misura cautelativa.
Infatti, molti investimenti sono stati prenotati entro il 31 dicembre 2024 (versando almeno il 20% di acconto) ma verranno completati nel corso del 2025. Questi progetti potrebbero non rientrare nel limite massimo di spesa previsto dalla Legge di Bilancio, fissato a 2,2 miliardi di euro.
Fino a quando non sarà possibile quantificare con esattezza gli importi effettivamente impegnati, il sistema considera momentaneamente occupata l’intera dotazione.
Quando si saprà se ci sono fondi residui?
La data chiave è il 17 luglio 2025. Entro quel termine dovranno essere completate le comunicazioni con acconto per tutti i progetti avviati secondo le precedenti regole.
Dopo tale scadenza, sarà possibile stabilire:
- Quante risorse risultano già effettivamente impegnate.
- Quante potrebbero liberarsi (ad esempio, per rinunce o mancato rispetto dei termini).
Se si renderanno disponibili ulteriori fondi, questi verranno assegnati in base all’ordine cronologico di ricezione delle comunicazioni preventive.
Cosa devono fare le imprese?
🔹 Hai già inviato la comunicazione preventiva (dopo il 17 giugno)?
- Riceverai un esito “non disponibile”, ma la domanda è valida e protocollata.
- Conservi la priorità temporale.
- Non è necessario trasmettere la comunicazione con acconto entro 30 giorni, a meno che il GSE non ti comunichi una riattivazione delle risorse.
🔹 Non hai ancora inviato la comunicazione?
- È fondamentale inviarla comunque, anche se le risorse risultano esaurite.
- Questo ti permette di posizionarti nella graduatoria, qualora si liberassero fondi.
🔹 Hai ricevuto esito positivo con fondi disponibili?
- Hai 30 giorni di tempo per completare la comunicazione con acconto, altrimenti perdi il diritto al credito.
Cosa dice la normativa?
Secondo il Decreto Direttoriale del 15 maggio 2025, modificato il 16 giugno, le comunicazioni ricevute con esito “non disponibile” sono comunque valide ai fini cronologici.
Come specificato dal comma 9 dell’articolo 2, se in futuro si renderanno disponibili ulteriori fondi, il GSE provvederà a inviare una nuova comunicazione alle imprese in lista d’attesa. Solo da quel momento decorreranno i 30 giorni previsti dal comma 3 per confermare l’investimento con versamento dell’acconto.
In sintesi: cosa conviene fare ora?
Situazione | Azione consigliata |
---|---|
Hai già inviato la comunicazione e ricevuto “esaurito” | Attendi aggiornamenti. Hai mantenuto la priorità. |
Non hai ancora inviato la comunicazione | Invia subito per entrare in lista cronologica. |
Hai ricevuto conferma con fondi disponibili | Completa la comunicazione con acconto entro 30 giorni. |
Attualmente sì, ma si tratta di una misura cautelativa. Le risorse risultano “non disponibili” in attesa di verificare quante domande, con acconto versato entro il 31 dicembre 2024, vadano effettivamente a gravare sul tetto di spesa. Il monitoraggio ufficiale è previsto per il 17 luglio 2025.
Riceverai una ricevuta con “esito non disponibile”, ma la domanda viene comunque protocollata. In caso di rifinanziamento o liberazione di fondi, le richieste saranno valutate in ordine cronologico.
Sì. Inviare subito la comunicazione ti permette di mantenere la priorità temporale ed entrare nel primo slot utile se si liberano risorse.
Se hai ricevuto esito positivo con risorse prenotate, devi trasmettere la comunicazione con acconto entro 30 giorni dalla data indicata, pena la decadenza del beneficio.
No, non subito. Il termine dei 30 giorni decorre solo dalla successiva comunicazione del GSE che confermerà l’eventuale disponibilità di fondi.
Il 17 luglio 2025 è la data chiave. Entro quel giorno verranno completate le comunicazioni con acconto e si saprà se resteranno risorse da riallocare.
Il decreto introduce nuovi modelli e scadenze. Chi ha inviato comunicazioni con i vecchi modelli entro il 15 maggio 2025 ha ancora accesso prioritario, ma deve completare la procedura entro il 17 luglio.
Conclusione
L’esaurimento dei fondi per la Transizione 4.0 non è definitivo, ma temporaneo e tecnico. Il consiglio per tutte le imprese è non attendere: inviare la comunicazione preventiva rappresenta l’unico modo per mantenere viva la possibilità di accesso all’incentivo, anche in caso di riapertura del plafond.
Restare aggiornati e rispettare tutte le scadenze previste dalla normativa è oggi più che mai essenziale per ottenere agevolazioni fiscali su investimenti in beni strumentali 4.0.
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