La durata di un’ondata di calore africano che ha attanagliato l’Italia negli ultimi giorni si sta concludendo, lasciando il posto a una serie di eventi meteo estremi. Secondo le previsioni, giovedì 16 giugno, l’attivazione di una goccia fredda nell’area centrale del Paese genererà un vero e proprio break tempestoso, spezzando la fase di calore e spostando il fronte in direzione sud.
Nel weekend, il Nord ha già registrato temporali violenti, accompagnati da grandinate di grosse dimensioni (fino a 3-4 cm) e raffiche di vento.

A rischio sono le regioni orientali, come Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia, dove i cumulonembi, generati da una struttura instabile, si sono sviluppati in maniera violenta. La Romagna rimane particolarmente sensibile a nubifragi e precipitazioni stazionarie, con rischi di allagamenti e danni ai paesaggi montani.
Come si forma la grandine?
La grandine nasce all’interno dei cumulonembi, dove le gocce d’acqua si congelano a causa della temperatura fredda. Se la corrente ascensionale è intensa, i chicchi di graniga rimangono sospesi per più tempo, aumentando di dimensione fino a raggiungere dimensioni di 3-4 cm. In alcuni casi, le raffiche di vento possono superare i 100 km/h, peggiorando il rischio di danni ai suoli e alle infrastrutture.
Previsioni meteo settimanali
Il prossimo ciclo di eventi meteo estremi si svolgerà dal 17 al 18 giugno, con temporali che si sposteranno in modo disorganizzato, principalmente in Lombardia orientale, Marche, Abruzzo e Appennino centro-meridionale. A livello del sud, il rischio è maggiore a partire dal 19 giugno, quando le precipitazioni si concentreranno sulle pianure di Toscana, Lazio e Campania.
Il calo termico previsto nelle ore pomeridiani, potenzialmente di 10°C, sarà un momento di ripresa climatica. Tuttavia, l’evento non è definitivo: il ritorno dell’anticiclone africano si prevede venerdì 20 giugno.
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